I problemi tipici della corsa: come prevenirli
La bellezza e i benefici della corsa sono ormai noti. Correre è bello, correre fa bene al corpo ed allo spirito. Ovviamente però anche correre può portare a qualche piccolo problema, quasi sempre inevitabile e certamente sempre risolvibile. Soprattutto chi non è allenato incorre in questi disturbi che coinvolgono in particolare legamenti, tendini, articolazioni. E’inevitabile e normale: il fisico sta ricevendo delle sollecitazioni a cui non è abituato. Soprattutto nei primi chilometri di allenamento è molto facile incontrare questo genere di disturbi. Cosa fare in questi casi? Alcuni ortopedici consigliano di interrompere gli allenamenti (ovviamente moto dipende dall’intensità del dolore) . Comunque quando si inizia a correre, tempo un paio di settimane è quasi cero che un bel giorno arrivano di quei disturbi che costringono a stare a riposo.
Si tratta di dolori di adattamento che generalmente arrivano quando si aumentano le sedute di allenamento o l’intensità dello stesso. Legamenti e tendini non abituati allo sforzo devono adattarsi alla corsa. Ma anche chi corre da parecchio tempo può andare incontro a questi tipi di disturbo che per lo più riguardano piedi, ginocchio, gamba. In effetti basta pensarci un attimo: il runner quotidianamente compie migliaia di sollecitazioni alle strutture. A ciò si aggiunga che talvolta ad “aggravare” questi disturbi ci sono una tecnica di corsa errata, uno squilibrio muscolare, un difetto anatomico eccetera. Queste “concause” contribuiscono a fare in modo che in alcune zone in particolare le sollecitazioni siano più intense, ed ecco che arriva il disturbo. Le sollecitazioni si sviluppano soprattutto durante la fare di ammortizzazione, quando cioè il piede del runner ha terminato la fare si volo e si accinge a toccare il terreno.
Per evitare e ridurre al minimo i problemi del corridore occorre dunque agire prevenendo, laddove è possibile, gli stessi: correggere eventuali difetti stilistici correndo con una certa armonia dei movimenti, mobilizzare le articolazioni, mantenere efficiente allungata ed equilibrata la muscolatura e usare buone scarpe. Per buone scarpe si intendono scarpe tecniche che abbiano la capacità di aiutare nell’operazione che segue immediatamente la fase di volo, ossia nella fase di atterraggio. Scarpe comode che scongiurino il pericolo di prendere “posizioni viziose”.
Riassumendo: i disturbi tipici del runner, disturbi articolari e muscolari non devono eccessivamente preoccupare perché sono dolori tipici dell’attività fisica. Oltre alla mancanza di allenamento, e qui si parla di dolori di adattamento, essi sono dovuti ad altri fattori, ossia a problemi legati allo stile della corsa, oppure ad uno squilibrio muscolare, o ancora ad un difetto anatomico. In questi casi si può intervenire agendo sulla causa e prevenendo il disturbo a seconda del tipo di problema: si interverrà sullo stile laddove si parla di difetto stilistico, sull’allenamento del muscolo laddove il problema trova origine da squilibri muscolari e così via.
Foto di pixabay di skeeze licenza Pubblico Dominio
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