Come scegliere il tuo personal trainer
Praticare una disciplina sportiva, o semplicemente allenarsi periodicamente in una palestra, o sognare di diventare un grande campione, magari nella corsa, è il desiderio di molte persone, uomini e donne, sempre più perseguito pur col poco tempo che tutti abbiamo a disposizione per dedicarci a ciò che maggiormente ci gratifica.
Ecco perché è importante trovare una guida sportiva che ci aiuti e ci segua per rimanere in forma, non solo fisicamente ma, diremmo, anche mentalmente. Si, perché un personal trainer, in quanto esperto nel suo settore, può semplificare questo obiettivo, prendendoci per mano, aiutandoci ad individuare gli esercizi che ci sono più congeniali e i risultati da raggiungere alla nostra portata.
Ovviamente, il coach sportivo non rappresenta un valido aiuto soltanto per chi non è particolarmente abile o allenato, ma senza dubbio anche per veri atleti, che necessitano comunque di un trainer professionale per non perdere l’allenamento, guadagnare in forma fisica e potenza, ed essere stimolati e fare e provare su loro stessi obiettivi sempre più sfidanti.
Ma come scegliere al meglio il proprio personal trainer? Senza dubbio, come prima regola, dobbiamo essere certi che la persona che si propone per farci da guida sportiva sia un professionista. Non si diventa trainer in pochi giorni ma, anzi, si assume questo ruolo specifico dopo studi ed allenamenti prolungati, nonché continue formazioni, trasformando una passione in professione.
Attenzione, un coach potrebbe essere un ottimo comunicatore, fisicamente scolpito e, dunque, attraente sotto questi punti di vista, una figura quasi da emulare ma, di rimando, potrebbe nascondersi, dietro questa “maschera” d’immagine, una persona senza la capacità d’insegnamento per la tecnica corretta degli esercizi. In sostanza, il trainer dev’essere un vero e proprio sportivo come base, e deve saper cogliere le nostre esigenze e potenzialità per svilupparle e farle crescere. Dev’essere anche, quanto meno, orientato per lo sport che più appassiona e, per indole, compete a chi frequenta la palestra: se, per esempio, volete prepararvi per una maratona, non è pensabile farsi allenare da un coach sportivo che non corre perché, per quanto possa essere esperto di fisicità e ginnastica, non sarebbe la persona più adatta.
Il personal trainer ideale è la persona che fa spingere, almeno, al 110% delle nostre capacità, non semplicemente che sappia spiegare gli esercizi, o che insista su questo o quell’attrezzo, o realizzi teorie descrittive con i migliori programmi schematici sulla carta: un buon allenatore sportivo deve imporsi per far eseguire, in pratica, tutta la teoria esposta, trasmettendo la voglia dell’allenamento e portando il proprio allievo ad un livello superiore.
Affidarsi ad un personal trainer qualificato vuol dire assicurarsi un percorso ginnico ideale, ed ovviamente è importante farsi consigliare l’attività fisica più idonea non tanto per esclusiva passione (che, senz’altro, è comunque importante), ma in base alle specifiche caratteristiche morfologiche e allo stile di vita del singolo praticante. Ogni aspetto della persona viene studiato per consentire di raggiungere gli obiettivi: età, peso, sesso, professione, tempo a disposizione, tutti elementi che un buon coach deve miscelare per trovare la ricetta giusta per l’allenamento più consono, anche in base allo stato energetico ed emozionale.
Un allenatore in regola con il proprio ruolo, abbiamo detto, deve poter dimostrare di avere tecnica e competenza e, per questo, è necessario garantire al cliente elevati standard che, senza dubbio, possono essere rappresentati da una laurea in scienze motorie, o un diploma ISEF o, quanto meno, attestati e certificazioni riconosciuti, con comprovata esperienza nel settore. Meglio quindi verificare il curriculum pur se, s’intende, esistono personal trainer non laureati ricchi comunque di un bagaglio tecnico e relazionale carismatico ed invidiabile.
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