La dieta del maratoneta: l’importanza del glicogeno
Quando si parla di corsa, è praticamente inevitabile non parlare di cibo. Oltre agli allenamenti è infatti molto importante una corretta alimentazione. Chi ama la corsa mano mano che corre impara ad alimentarsi correttametne e impara il vivere sano.
Con il tempo poi si utilizza la dieta per affinare le proprie capacità e per migliorare le prestazioni. Si impara che ogni alimento e ogni sostanza ha la sua particolarità e può offrire vantaggi da sfruttare nelle gare podistiche.
In questo articolo affronteremo il vantaggio per l’atleta nell’avere un’alta presenza del glicogeno nei muscoli .
Il corridore che si accinge ad affrontare una prova con una distanza di 18-20 chilometri e che ha i muscoli ricchi di glicogeno esaurirà le scorte di glicogeno piuttosto tardi. Quando le scorte di glicogeno iniziano a scarseggiare il runner inizia ad avvertire stanchezza generalizzata e pesantezza muscolare. Per questo è importantissimo avere una buona, anzi un’ottima, scorta di glicogeno alla partenza.
Altro vantaggio derivato dall’alta presenza di glicogeno dei muscoli è il fattore velocità: l’atleta che presenta una maggiore concentrazione di questa sostanza avrà una velocità superiore del 2% circa rispetto all’atleta che ne possiede una quantità normale. In termini temporali su una distanza di 42 chilometri e 195 metri, si avrà un tempo inferiore di due tre minuti.
Ogni grammo di glicogeno presente nei muscoli lega una quantità di acqua di circa tre grammi scongiurando il rischio di disidratazione dell’organismo in determinate condizioni
Per questi motivi è importante che il maratoneta prima della maratona (nei due-tre giorni precedenti) segua una dieta iperglucidica preceduta da tre giorni di dieta ipoglucidica.
Ecco un esempio delle due tipologie di dieta:
dieta ipoglucidica da circa 3000 calorie
colazione: un uovo bollito 100 grammi di prosciutto cotto the o caffè senza zucchero
pranzo: brodo, 200 grammi di carne, formaggio groviera 100 grammi
merenda: 100 grammi di formaggio groviera
cena bordo con uovo e parmigiano, 200 grammi di bistecca di maiale, spinaci bolliti conditi con olio
dieta iperglucidica da circa 3000 calorie
colazione 150 grammi di latte scremato con zucchero, caffè pane e marmellata
pranzo riso al pomodoro, 100 grammi di fegato ai ferri, patate lesse condite con limone e sale, pane e marmellata
merenda pane e miele, latte zuccherato
cena riso al pomodoro, merluzzo ai ferri, patate, pane, latte zuccherato e banana
occorre tenene presente che durante la dieta ipoglucidica gli allenamenti saranno molto più faticosi.
Facciamo l’esempio che la maratona si tenga la domenica pomeriggio, un esempio di dieta per la settimana precedente la gara potrebbe essere questo:
lunedì: pomeriggio allenamento intenso per minimo 25 chilometri di corsa continua seguita da traddi di 500 metri ad un ritmo pari o appena superiore al ritmo della maratona e la sera dieta ipoglucidica
martedì: breve allenamento e dieta ipoglicidica
mercoledi: come il martedi
giovedi: pranzo compreso dieta ipoglicidica. Allenamento leggero il pomeriggio e dal pasto serale inizia la dieta iperglucidica
venerdi: dieta iperglucidica
sabato: dieta iperglucidica
domenica: pasto iperglucidico almeno tre ore prima della gara
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